martedì 23 dicembre 2014

Sì del Governo all’impegno per incrementare le risorse alla cooperazione

Sì del Governo all’ordine del giorno presentato da Pia Locatelli all’interno della Legge di stabilità, per rinnovare l’impegno dell’Italia nel mondo per lo sradicamento della povertà, per la riduzione delle disuguaglianze, per l’affermazione dei diritti umani e della dignità delle persone, compresa l’uguaglianza di genere e le pari opportunità, assumendo con la massima sollecitudine le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a: incrementare le risorse per la cooperazione bilaterale stabilendo tempi rapidi e definiti per il raggiungimento dello stanziamento dello 0,7%; assicurare la non applicazione dell’IVA sui beni delle ONG destinati ad essere esportati fuori del territorio comunitario, per essere impiegati nell’ambito dei programmi di cooperazione.

Il testo dell’ordine del giorno

 La Camera, 
   premesso che: 
    il periodo di presidenza italiana del semestre europeo ha confermato il ruolo geopolitico centrale dell'Italia per la stabilità, il dialogo e la pace nel Mediterraneo, riconosciutole dall'Europa anche con la scelta di assegnare alla Ministra Federica Mogherini il ruolo di Alta Rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e di sicurezza comune (Pesc); 
    con la Legge 125 del 2014 «Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo» l'Italia si è adeguata ai principi maturati negli anni nella comunità internazionale e ai modelli prevalenti nei Paesi partner dell'Unione, ridefinendo i soggetti, gli strumenti e le modalità di intervento al fine di rendere il sistema della cooperazione più incisivo ed efficace aumentando la proiezione internazionale e la credibilità dell'Italia nel mondo; 
    nella comunità dei donatori internazionali l'Italia è fra i Paesi più lontani dagli obiettivi, avendo raggiunto nel 2013 lo 0,16 per cento del PIL in Aps (aiuto pubblico allo sviluppo), molto distante dall'obiettivo dello 0,7% da raggiungere entro il 2015, impegno assunto dall'Italia per contribuire agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio approvati da tutti i paesi delle Nazioni; 
    la Conferenza Nazionale sulla Cooperazione internazionale del 2012 aveva fissato l'obiettivo di incrementare del 10 per cento lo stanziamento, obiettivo riconfermato dal DEF del Governo Renzi e dalla stessa legge 125 del 2014; 
    la legge di stabilità 2015 prevede l'aumento della tassazione sugli utili delle fondazioni di origine bancaria con la prevedibile conseguente riduzione delle loro erogazioni al mondo no profit impegnato nel sociale, nell'educazione, nella promozione culturale e anche nei programmi di cooperazione, solidarietà e volontariato internazionale; 
    si è riscontrata una positiva, seppur limitata, inversione di tendenza negli ultimi due anni rispetto al periodo 2008-2012, nel quale si era verificata una forte riduzione degli stanziamenti per l'aiuto pubblico allo sviluppo,
impegna il Governo a
   rinnovare l'impegno dell'Italia nel mondo per lo sradicamento della povertà, per la riduzione delle disuguaglianze, per l'affermazione dei diritti umani e della dignità delle persone, compresa l'uguaglianza di genere e le pari opportunità, assumendo con la massima sollecitudine le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a: 
    incrementare le risorse per la cooperazione bilaterale stabilendo tempi rapidi e definiti per il raggiungimento dello stanziamento dello 0,7 per cento; 
    assicurare la non applicazione dell'IVA sui beni delle ONG destinati ad essere esportati fuori del territorio comunitario, per essere impiegati nell'ambito dei programmi di cooperazione. 
9/2679-bis-B/4Locatelli, Di Lello.

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